Saturday, May 17, 2008

Brevi note a margine della Fiera del Libro di Torino 2008


A mente fredda, a quasi una settimana dalla chiusura della kermesse torinese, una specie di via di mezzo tra una libreria e l'Oktoberfest, affido a questo post qualche noterella su ciò che ho visto.
Dato che le cronache ne hanno parlato, non passerò sotto silenzio la polemica sulla partecipazione dello Stato di Israele con un proprio stand in occasione del sessantesimo anniversario dalla sua fondazione. Dirò soltanto che purtroppo non sono riuscito ad ascoltare Abraham Yeoshua e che a fronte di schieramenti imponenti di forze dell'ordine non ho visto nemmeno un contestatore. Come direbbe il vecchio zio Bill Shakespeare: much ado about nothing.
Sul fronte strettamente letterario le cose sono andate un pò meglio, a parte qualche piccolo inciampo organizzativo e alcune sovrapposizioni (una per tutte: tra Arto Paasilinna e Gore Vidal all'ultimo momento ho scelto il primo).
Il primo incontro è stato quello con Bruce Sterling, moderato da Fabio Zucchella del bimestrale letterario "Pulp" con la partecipazione di Paolo Verri. L'autore di Islands in the net ha parlato della possibilità di scrivere qualcosa su Torino capitale, tra il serio e il faceto. Ha anche dispensato un consiglio di cui cercherò di fare tesoro: se scrivi qualcosa ambientato fra vent'anni abbi cura di studiare i quarant'anni precedenti al momento in cui scrivi. Stranamente, per un autore tra i principali intervenuti a Torino, l'audience era scarsa, perlopiù scolaresche portate lì da qualche docente volenteroso ma che (ho interrogato una ragazzina seduta accanto a me) non avevano idea di chi fosse Sterling...
Dopo qualche piccola delusione (Vivian Lamarque chiamata a parlare di Emily Dickinson ci ha piacevolmente intrattenuto sul giardinaggio e un giovane post-brufoloso ha riferito soltanto qualche luogo comune trito e ritrito su H. P. Lovecraft) ho incontrato la piacevole sorpresa organizzata dal Torino Youth Center. Si tratta di un'iniziativa denominata Speed Book, che prevede uno scambio di esperienze di lettura tra due persone estratte a sorte. Io ho avuto la fortuna di avere come partner una giovane musulmana di 22 anni trapiantata a Torino fin da bambina, gentile e intelligente, che ha avuto la bontà di ascoltare ciò che avevo da dire su Le onde del destino di Ignazio Sanna.
Amore a prima vista con Scarlett Thomas, autrice di Che fine ha fatto Mr. Y?, brillantemente introdotta da Loredana Lipperini. Non tanto perchè fosse una ragazza carina, quanto perchè le coordinate della sua opera sono molto prossime a quelle dell'autore citato prima di lei. Forse un giorno c'incontreremo di nuovo nella troposfera...
Milena Agus ha parlato del suo ultimo Ali di babbo con Flavio Soriga e Ginevra Bompiani, mentre la californiana Susan Vreeland ha presentato l'ultimo di una serie di libri in cui l'armonia della natura e l'arte pittorica si accompagnano piacevolmente.
Di un certo interesse anche la presentazione del proprio libro sugli "universaloidi" da parte di Vasile Droj. Genio o ciarlatano? Come si dice in questi casi: ai posteri l'ardua sentenza.
Arto Paasilinna è un simpatico signore finlandese con dei baffoni alla Asterix montati su un corpo da Orson Welles che ha intrattenuto piacevolmente il pubblico parlando la propria lingua (ma un suo conterraneo traduceva in italiano). Oltre a qualcosa su Il migliore amico dell'orso, Paasilinna ci ha raccontato che sta per dedicarsi alla costruzione di una casa (la settima!) con sauna annessa. Il pubblico è sembrato gradire la sua offerta di strofinare personalmente la schiena a quelli tra noi che, accogliendo il suo invito, si sarebbero recati a trovare lui e la sua sauna.
La mia avventura a Torino si è conclusa sabato sera (domenica ho fatto una capatina a Ivrea a trovare un amico) alle 21 nella Sala Rossa, dove il critico letterario Lorenzo Mondo, il filosofo Maurizio Ferraris e il poeta Maurizio Cucchi hanno presentato assieme all'autore il libro Novecento italiano di Guido Davico Bonino. Il noto esperto di teatro e letteratura (ha insegnato anche all'università di Cagliari) ha redatto una serie di schede per ciascuna opera di autore italiano da lui ritenuta meritevole di essere segnalata (escluso il teatro, cosa di cui si è lamentato pubblicamente con l'editore) tra quelle uscite nell'arco di tempo compreso tra il 1885 e il 1990. Gustoso il riferimento a un escluso eccellente, Marcello Fois, da Bonino premiato alcuni anni fa col Grinzane Cavour. Ha raccontato di aver scoperto soltanto dopo un certo tempo che quell'autore allora quarantaduenne aveva già alle spalle 15 romanzi. "Già leggerli tutti richiederebbe del tempo, e poi se continua a questo ritmo ne farà almeno altri 27!"

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