Wednesday, September 27, 2006

DARIO SILVA



Sa Pibinca, com'era chiamato affettuosamente dai tifosi del Cagliari, purtroppo è stato vittima di un grave incidente stradale in Uruguay che ha costretto i medici ad amputargli la gamba destra. Darìo ha giocato nel Cagliari per 4 campionati (1995-1999), segnando 13 goal nel suo anno migliore. In 49 partite giocate in nazionale ha segnato 15 goal, e 107 in totale in carriera. Quando, purtroppo, ha lasciato Cagliari, si è trasferito in Spagna, prima all'Espanyol, poi al Malaga e infine al Siviglia. A 33 anni, dopo aver giocato nel Portsmouth in Inghilterra era tornato in Uruguay alla ricerca di un ingaggio. Purtroppo non è stato fortunato, ma avrà sempre l'affetto e la riconoscenza di tutti i tifosi del Cagliari, a cominciare da me. Spero possa tornare a Cagliari al più presto, magari da allenatore.

Sunday, September 24, 2006

90 candeline



"Tantos augurios, Franziscu" è il titolo della manifestazione organizzata ieri dal Cada Die Teatro di Giancarlo Biffi presso il Teatro La Vetreria di Pirri (Cagliari) in occasione del novantesimo compleanno di Francesco Masala, bastian contrario per scelta e poeta /narratore per passione. Francesco Masala è nato a Nughedu San Nicolò (SS) il 17 settembre 1916. Attualmente è il decano degli scrittori sardi, e anche quello di cui si parla meno sui mass-media italiani. Se ne parla di più forse all'estero, dove diverse sue opere sono state tradotte. Non lo vedo ormai da un paio d'anni. Ha staccato il telefono e spento il cellulare. Franziscu è fatto così. Andrò a trovarlo fra qualche giorno, per fargli gli auguri e riconfermargli ciò che penso di lui. E cioè che è una delle figure più importanti della Sardegna del XX secolo, con la sua energia inesauribile, il suo coraggio di contraddire i potenti ogni volta che lo ritiene necessario e la sua faccia da guerriero nuragico temprata dalle intemperie della vita. "Quelli dalle labbra bianche" (1962) è il suo romanzo più famoso, tradotto in francese (“Ceux de Arasolè”) e in diverse altre lingue, recentemente riproposto da Il Maestrale (vedi foto). Da questo testo è stato tratto uno splendido monologo, "Sos laribiancos", scritto e interpretato da Pierpaolo Piludu (vedi foto) per la regia di Giancarlo Biffi.
La manifestazione di sabato 23 ha visto la partecipazione, di persona o, come nel caso di Paolo Fresu e Marisa Sannia, con un messaggio audio-video, di parecchi esponenti del teatro e della cultura sarda. Tra le letture da brani di Cicito, com'è affettuosamente chiamato dalle persone a lui più vicine, vorrei segnalare quelle di Cristina Maccioni (Ballata di Giovanna la rossa, puttana di guerra), Tiziana Martucci e Pierpaolo Piludu (Sa cantone de sos bestidos de biancu, da "Poesias in duas limbas") e Alessandro Mascia (L'ultimo epigramma).
A kent'annos e prusu, Franziscu!

Saturday, September 23, 2006

Friends for a friend


Friday night a lot of bands from Cagliari and surroundings have been playing their music (hardcore, grind, punk, punk'n'roll) at the Titty Twister in Selargius (near Cagliari) to remember Lillo, a guy who recently died leaving his wife and two little children. I didn't know him personally, but I joined the benefit concert along with other 900 people. We all had fun and went back home with buzzing ears as late as, more or less, 3 a.m. I bought 2 CDs: "Fun is dead" by The Leeches (www.nextpunk.ch) and "Tzilleri rock" by K'e-k'e-m (www.birrabitui.altervista.org)

Monday, September 11, 2006

OTTO GABOS


Si chiude la rassegna di P.zza S. Sepolcro con la lettura recitata di un estratto dal libro di Mario Rivelli "Sotto le bombe di maggio", introdotta dal saluto di Otto Gabos (http://www.ottogabos.com), libro che narra le avventure di Marco, un bambino di 10 anni. Marco, che incidentalmente nella vita vera è anche il padre di Mario, si trova (proprio come il padre di Amsix, ma questa è un'altra storia), come dice il titolo, sotto le bombe del 1943, quando gli americani, come fanno ancora adesso, non si mettevano molti scrupoli se c'era da bombardare i civili. Per fortuna la storia di Mario è a lieto fine (anche quella del proto-Amsix), e la vicenda ben interpretata da Paolo Pinna nel ruolo del protagonista e da Tiziana Martucci in quello della bambina di 9 anni che con Mario fa amicizia in quei giorni ha catturato grandi e piccini, tutti ad ascoltare con curiosità le piccole avventure dei due, tra fantasmi presunti e giganti di colore.
A seguire lo spettacolo di giocoleria "Verso l'isola di Birtelà", con Pietro Olla e Luca Gasole che hanno divertito gli stessi grandi e piccini di cui sopra, coinvolgendo attivamente il pubblico adulto, simpaticamente (ma come #%?!azz vi permettete?!) definiti reparto mummie e alcuni dei frugoletti presenti.

Saturday, September 09, 2006

Enchanted night: magick-a-bula...


Sempre in piazza S. Sepolcro, sempre la stessa rassegna. Ieri spettacolo teatrale della compagnia A.N.T.A.S. di S. Sperate (Ca). "Not(t)'e incantu" (scritto e diretto da Giulio Landis) è ambientato in una discarica abusiva, dalla quale un folletto, Stefano Farris, estrae due manichini, Raimonda Mercurio e Pino Mameli, (rispettivamente da sinistra a destra nella foto tratta dal sito del gruppo: http://www.antasteatro.it) che magicamente riesce prima a far parlare e poi a muoversi, esprimendosi in gran parte in sardo. A questo proposito mi dice Stefano che lo spettacolo è stato rappresentato in un festival in Grecia, dove la gente ha dimostrato di gradire molto, pur capendo ben poco delle lingue utilizzate. Gran finale in musica con strumenti autocostruiti con elementi presi dalla discarica, quali la flautobicicletta e la scatolachitarra, tra danze sfrenate di parte del pubblico insieme agli attori. In primissima fila un nugolo di frugoletti la cui partecipazione attiva e il cui entusiasmo sicuramente devono essere stati la principale fonte di soddisfazione per gli interpreti della piece. Per me erano parte dello spettacolo anche loro, e avrei voluto avere la loro età per poter stare in mezzo a loro e provare di nuovo la meravigliosa sensazione tipica dell'infanzia di vivere tutto per la prima volta.
A fine serata l'incontro con Tiziana Dal Pra, che ha raccontato dell'esperienza di Trama di Terre in relazione all'immigrazione, in particolar modo femminile, con la quale l'organizzazione viene a contattto giornalmente

Friday, September 08, 2006

Barbieri on stage



Di futuri ce n'è tanti, milioni di milioni, i futuri di Barbieri e Mancini (vuol dire qualità!). Ho adattato questo slogan rubato a un vecchio Carosello per introdurre Daniele Barbieri e Riccardo Mancini, autori del volume dedicato alla fantascienza "Futuri ce n'è tanti", di prossima pubblicazione. Nella suggestiva cornice (si dice così quando si è ben pagati dai giornali, no?) di Piazza S. Sepolcro, nel cuore del quartiere Marina a Cagliari il noto giornalista e agitatore (si dice sempre così, no?) romano Daniele Barbieri (a sinistra, foto tratta da http://www.marinacafenoir.it) si è presentato al gentile pubblico intervenuto (ancora, si dice così, no?) sfoggiando una maglietta con la scritta "sardo dentro". Chi lo conosce come me sa che il personaggio è totalmente alieno da atteggiamenti, come dire, paraculeggianti, per cui tale scritta in questo caso risponde al vero, e non soltanto perchè ha vissuto per qualche anno a Cagliari. Insomma, è uno di noi, come tanti italiani, tedeschi e altri che sono diventati sardi dentro, soprattutto quelli che hanno scelto di vivere tra noi. Ciò spiega l'inserimento di espressioni in sardo nel testo tratto dal libro in gestazione riarrangiato per l'occasione e rappresentato, nell'ambito del Festival di strada di letteratura, teatro, musica, invenzione e gioco Baby Cappuccino, con l'aiuto di alcuni amici, tra i quali Pierpaolo Piludu, attore del Cada Die, Enrico Pili, autore del romanzo La quinta S e Tiziana Dal Pra, presidentessa dell'associazione interculturale di donne native e migranti Trama di Terre (http://www.tramaditerre.org)
La serata si è conclusa con il monologo teatrale "Povera Barbie" di Chiara Rapaccini, interpretato da Lea Gramsdorff con l'aiuto di un gruppetto di assistenti bambine (vedi fotina a destra, sempre tratta dal sito di Marina Cafe Noir).